In un discorso al Parlamento europeo, la presidente della Commissione ha lanciato un appello ad investire nelle armi e nella difesa.
Non commento ma lascio la voce a questo passo dell'articolo:
A votare però sono i cittadini, non le lobby. La speranza è che sempre più donne e uomini prendano consapevolezza della follia di una corsa al riarmo in cui ogni parte pensa di potere spendere di più, di acquisire una superiorità di mezzi e tecnologica in un’infinita corsa verso guerre sempre più distruttive. La speranza è che i cittadini europei decidano di premiare chi al contrario si ostina a dire che vorremmo un’Europa che si pone come soggetto forte e autorevole non sul piano militare ma su quello diplomatico e della ricerca di soluzioni politiche e pacifiche alla risoluzione dei conflitti.
Ma l'Unione Europea non doveva servire a favorire la pace e la collaborazione tra i popoli? Ah no, quello solo a parole, leggendo i trattati c'è scritto ben altro e nel nome della sicurezza internazionale (internazionale=di chi esattamente?) non solo è autorizzato l'uso delle armi all'interno ma anche le missioni militari al di fuori dai confini dell'Unione. Bene che sia finalmente caduta la maschera.